Città e case green: sondaggio sulla sensibilità, sulla disponibilità e sul grado di soddisfazione degli italiani

Città e case green Sondaggio di opinione

La ricerca di Changes Unipol elaborata da Ipsos, “Rivoluzione green – Lo stato dell’arte delle città italiane”, ha sondato la sensibilità degli italiani riguardo alcuni aspetti dell’abitare urbano e della sostenibilità ambientale.

Dall’efficienza energetica delle abitazioni, alla qualità dell’aria delle città, alla presenza di aree verdi e pedonali, alle colonnine di ricarica per l’auto, fino all’utilizzo dei mezzi di mobilità condivisa ed all’opinione sull’eventuale riduzione dei limiti di velocita a 30 km/h all’interno dei centri abitati.

Le interviste sono state condotte tra il 15 e li 21 febbraio 2023, su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana di età 16-74 anni (rappresentativi di oltre 44 milioni di individui), nel nord Italia (Milano, Torino, Bologna e Verona), Centro Italia (Firenze e Roma) e Sud Italia (Napoli, Bari e Cagliari).

Riguardo l’Efficientamento energetico degli edifici, ne è risultato che:

  • Un italiano su cinque (21%) ha fatto lavori di ristrutturazione finalizzati all’efficientamento energetico negli ultimi 3 anni (cappotto termico, installazione pannelli fotovoltaici, infissi, pompe di calore, ecc.).
    Il dato è più elevato si è registrato a Firenze (34%), seguono Verona (29%), Cagliari (27%), Roma (24%), Milano (23%), Torino (22%), Bari (24%) ed infine Napoli (18%) e Bologna (15%) le aree metropolitane con le minori attività.
  • Tra chi ha effettuato ristrutturazioni o lavori, il ricorso ai bonus/agevolazioni è molto diffuso e pari a 8 su 10 ed in particolare il ricorso alla detrazione fiscale del 50% è l’agevolazione più utilizzata.
  • La riduzione dei bonus edilizi ha, però, avuto un impatto sulle intenzioni future degli italiani: quasi 1 italiano su 4 (23%) ritiene che non effettuerà lavori di efficientamento energetico a causa delle minori agevolazioni, mentre 1 su 3 non si farà bloccare dalla novità.
    Firenze (48%) e Bari (43%) le aree metropolitane maggiormente intenzionate a procedere con le ristrutturazioni, anche con minori agevolazioni, Roma e MIlano (33%). Torino (21%) la città più frenata.
  • Le motivazioni a sostegno delle future opere di efficientamento edilizio sono in primis la possibilità di beneficiare di un risparmio energetico dalle opere green, opinione diffusa soprattutto nell’area di Firenze (27%), seguita da Roma (15%).
    Seguono motivazioni finalizzate all’incremento del valore dell’immobile (8% | Roma 6%) e la volontà di adeguarsi alle direttive UE sulle case green (8% | Roma 6%).
    La finalità puramente ecologica è indicata dal 7% degli italiani, ma si accentua e quasi raddoppia a Napoli (16%) e Bari (15%), con minore sensibilità a Roma (6%).
  • Seppur emerga favore verso l’efficientamento energetico delle abitazioni, più del 50% non ricorda la classe di efficienza energetica della propria abitazione, con il picco a Roma dove il 61% non la conosce o ricorda.
    Evidenziando come sia opportuno fornire agli italiani un quadro più completo e specifico dello stato del proprio edificio e dei vantaggi derivanti da attività di efficientamento green.

Per quanto riguarda gli altri risultati del sondaggio:

  • Il giudizio degli italiani in tema di sostenibilità green/efficienza energetica delle nostre città è molto severo e non raggiunge la sufficienza (5,4 il voto medio su scala da 1 a 10).
    Solo il 27% esprime una valutazione positiva (almeno voto 7), ma più di 1 su 4 (45%) è molto critico.
    Bari e Bologna esprimono i voti più alti, seguite da Milano, Verona, Cagliari e Firenze.
    Roma (voto medio 4,8) e Napoli le aree metropolitane che evidenziano le maggiori criticità.
  • Solo il 20% di chi abita nelle aree metropolitane è molto soddisfatto della qualità dell’aria, a fronte di un 30% di media nazionale.
    Solo a Cagliari la situazione è più positiva e quasi un cittadino su due è molto soddisfatto (48% i voti 8-10).
    Le città in cui l’aria è percepita con qualità più bassa sono Roma (51% i voti 1-5 | voto medio 5,4) e Milano, seguite da Torino e Napoli.
  • Tra gli italiani, infatti, è diffusa la percezione di un peggioramento della qualità dell’aria negli ultimi due anni (34%), particolarmente nell’area metropolitana di Torino (-50 il delta tra peggiorata e migliorata), ma anche a Verona (-32), con Roma in posizione relativamente migliore (-19) e maggiore percezione di invariabilità.
  • Contenuta anche la soddisfazione per la quantità di aree verdi urbane (parchi, zone alberate, aiuole, giardini di quartiere, ecc.): nelle aree metropolitane solo uno su quattro (26%) si dichiara molto soddisfatto, ed è Napoli la città che manifesta la maggiore insoddisfazione su questo aspetto (52% gli insoddisfatti).
    I giudizi più positivi si registrano tra gli abitanti dell’area di Cagliari (47% i molto soddisfatti), ma buoni giudizi si registrano anche a Torino e Bologna (rispettivamente 39% e 38%). Roma nella parte bassa della classifica (20%, voto medio 6,0).

Quali soluzioni messe in campo o praticabili in ambito sostenibilità green delle nostre città possono essere adottate e come sono percepite dagli italiani?
Verso quali direzioni si orientano gli Italiani?

Aree Pedonali:

  • 7 italiani su 10 sono favorevoli ad un incremento delle aree pedonali e il grado accordo è elevato e trasversale nelle diverse aree metropolitane.
    In particolare, è molto favorevole più di un cittadino su tre a Verona e Firenze, a Roma il 68%.
    Tra le generazioni, il grado di accordo cresce con l’età: sono infatti i Boomers a registrare la quota più elevata di molto favorevoli, pari a quasi quattro su 10.

Mobilità elettrica e sharing mobility:

  • Quasi un italiano su due dichiara di avere una colonnina di ricarica per veicoli elettrici a disposizione entro 2 km dalla propria abitazione o luogo di lavoro/studio.
    Le città più virtuose sono Bologna, Roma e Milano, in cui la quota sale al 62%. Spiccano invece, in negativo, le aree metropolitane del Sud – Napoli e Bari – ma anche quelle più piccole come Verona e Cagliari.
  • Se la diffusione di veicoli elettrici di proprietà stenta a diffondersi, gli italiani hanno però lievemente incrementato negli ultimi 2-3 anni l’utilizzo di mezzi in sharing, soprattutto i monopattini elettrici.
    La sharing mobility rimane, però, un fenomeno ancora «di nicchia», anche per la presenza non capillare sul territorio nazionale.
    Nelle fasce di età, è la Generazione Z ad avere maggiormente incrementato l’utilizzo di tutti i mezzi in sharing negli ultimi anni, ma soprattutto monopattini e bici elettriche e tradizionali; seguono i Millennials.
    Nelle aree metropolitane, il maggiore incremento nell’utilizzo della sharing mobility si registra a Milano, Bologna e Bari.
    In particolare a Milano sono i mezzi elettrici a far registrare gli incrementi maggiori, soprattutto sugli scooter e i monopattini (questi ultimi in crescita di utilizzo anche a Bari e Firenze). Le biciclette elettriche registrano delta di utilizzo crescenti soprattutto a Napoli.
  • La sharing mobility, però, porta con sé anche comportamenti non sempre virtuosi.
    Roma, Torino e Milano sono le città in cui i comportamenti di «inciviltà» legati all’uso dei mezzi in sharing sono percepiti come più frequenti.
    I comportamenti riscontrati più spesso sono il parcheggio «selvaggio» di bici e monopattini in sharing e gli episodi di degrado (entrambi i comportamenti soprattutto a Milano e Roma), mezzi vandalizzati (soprattutto e Torino e Roma, ma presenti anche a Milano) ed il mancato rispetto del codice della strada quando si è alla guida di un veicolo in sharing.
  • Nonostante il giudizio negativo in tema di qualità dell’aria, gli italiani per il prossimo futuro sono maggiormente orientati (58%) a privilegiare le esigenze dei singoli cittadini nella mobilità (facilitando gli spostamenti con propri mezzi per esigenze lavorative/di studio/ personali) a scapito della mobilità leggera e sostenibile.
    In particolare questo orientamento si rafforza tra gli abitanti delle aree metropolitane di Torino (67%) e Roma (65%).
    Tra le generazioni, sono soprattutto i più giovani Gen. Z a indicare maggiormente come prioritario, in tema di mobilità, la possibilità di agevolare le esigenze dei singoli, (61%), mentre Millennials e Gen. X esprimono anche favore verso la mobilità green, assieme ai Boomers.

Citta a 30km/h:

  • L’ipotesi delle «città a 30km/h» è molto divisiva e spacca quasi a metà la popolazione, ma vede più favorevoli che contrari.
    A Milano si registrano le maggiori resistenze e criticità: 1 cittadino su 2 è contrario e teme più complicazioni e problemi che benefici, un aumento dell’inquinamento e il rallentamento negli spostamenti, con conseguenti complessità diffuse.
    Segue con il 43% dei contrari Roma, dove comunque la percentuale dei favorevoli è del 48%.

    Le città più propense appartengono al Sud Italia: al primo posto Napoli, seguita da Bari e Cagliari.
    Anche a Verona la percentuale dei molto favorevoli è elevata.


Fonte: changes.unipol.it – 14 marzo 2023