Efficientamento energetico degli immobili: sfide, costi e opportunità

Efficientamento energetico degli immobili: sfide, costi e opportunità, secondo la ricerca di Standard & Poor’s Global Ratings

Nel contesto globale della lotta ai cambiamenti climatici e della transizione verso un futuro sostenibile, il settore immobiliare si configura come un attore cruciale.
Responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra, l’efficientamento energetico degli edifici rappresenta una priorità imprescindibile per raggiungere gli obiettivi climatici internazionali.

Considerando che l’80% degli edifici residenziali nell’Unione Europea sono stati costruiti prima del 2000, però, la transizione verso un patrimonio immobiliare a basse emissioni di carbonio si conferma ardua, come evidenziato da una specifica ricerca di Standard & Poor’s Global Ratings.
Con investimenti significativi, per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il periodo post-2030.

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La proprietà immobiliare: differenze e peculiarità dell’Italia, nel contesto (non solo) europeo

Analisi del recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE)

Il possesso di una casa è universalmente riconosciuto come un indicatore fondamentale della ricchezza familiare, ma la propensione al possesso viene interpretata con notevoli differenze tra le nazioni europee.
Un esempio lampante è il confronto tra la Germania, dove meno della metà delle famiglie possiede la casa in cui vive, e l’Italia (75,2%) o la Spagna, dove questa percentuale sale all’80%.

Questo divario significativo, non solo persiste nel tempo, ma si riflette anche nel valore complessivo del patrimonio immobiliare accumulato dalle famiglie nei diversi paesi, come rilevato nel recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE), che ha esaminato le complesse dinamiche che influenzano la ricchezza immobiliare nelle economie avanzate.

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Piccole famiglie, piccole case? La domanda abitativa in Italia, tra riduzione dei nuclei familiari e carenza di soluzioni adeguate

La domanda abitativa in Italia, tra riduzione dei nuclei familiari e carenza di soluzioni adeguate

Il mercato abitativo italiano è in continua evoluzione, influenzato da dinamiche demografiche, sociali ed economiche complesse.

Alcune interessanti riflessioni su questi aspetti sono presenti in un recente articolo del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio), che ha offerto una panoramica dettagliata su alcuni trend chiave che potrebbero impattare sulla domanda abitativa.

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Casa di proprietà: sfide e ostacoli per le famiglie Italiane, nell’indice di accessibilità dell’Ance

Casa di proprietà: una coppia osserva gli annunci immobiliari, nell'intenzione di acquistare

La casa di proprietà non è solo un bene materiale, ma un simbolo di stabilità economica e realizzazione personale, un rifugio sicuro e uno spazio di espressione individuale.
Un elemento fondamentale dell’identità e del bagaglio culturale, profondamente legato all’identità culturale italiana, ma condiviso anche da altri paesi europei.

Un approfondito rapporto dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), intitolato “Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni“, ha recentemente analizzato lo stato attuale del settore edile e del mercato immobiliare italiano, evidenziandone le difficoltà e le conseguenti implicazioni negative per la mobilità del lavoro e la crescita economica.

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ISTAT: aumento congiunturale (+2,6%) e tendenziale (+3,6%) della produzione nelle costruzioni, a novembre 2024

Grafico dell'andamento della produzione nelle costruzioni, dal 2020 a novembre 2024

A novembre 2024, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del +2,6% rispetto al mese di ottobre.
Nella media del trimestre settembre – novembre 2024, invece, la produzione nelle costruzioni è cresciuta del +1,4% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, inoltre, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato un incremento del +3,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di novembre 2023), mentre l’indice grezzo è cresciuto del +0,1%.

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ISTAT: aumento congiunturale del numero di permessi di costruire per il settore residenziale (+2,2%), nel terzo trimestre 2024

ISTAT: grafico dell'andamento dei permessi di costruire e delle superfici dal 2012 al terzo trimestre 2024

Nel terzo trimestre 2024, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, l’ISTAT stima un aumento congiunturale sia del numero di abitazioni (+2,2%) sia della superficie utile abitabile (+2,4%), al netto dei fattori stagionali.
Anche rispetto al terzo trimestre del 2023, inoltre, si registra un incremento del (+0.2%) del numero dei permessi di costruire e della superficie utile abitabile relativa (+1,3%).

L’edilizia non residenziale registra, invece, un calo del -6,3 % della superficie rispetto al trimestre precedente, ma un incremento tendenziale del +10,2%.

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