Roma: Città più attiva nell’acquisto di Abitazioni negli ultimi due anni.

Secondo l’indagine Tecnoborsa 2015, nel biennio 2013-2014 si evidenzia una leggera ripresa del mercato immobiliare, infatti, il 4,8% delle famiglie intervistate che risiedono nelle sei grandi città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova) hanno dichiarato di aver acquistato un’abitazione nei due anni antecedenti l’Indagine, anche se il valore è ancora decisamente inferiore a quello nel 2005 prima dell’inizio della crisi.
La città più attiva, come nell’Indagine 2013, è stata Roma.

Dall’analisi dell’utilizzo dell’immobile acquistato, al primo posto si continua a trovare l’acquisto dell’abitazione principale (82,1%), che raggiunge il suo massimo storico.
Al secondo posto si trova la motivazione come seconda casa vacanze (9,2%), anche se è scesa di 2 punti percentuali rispetto alle due Indagini precedenti; cresce la quota di chi ha acquistato un’abitazione per parenti prossimi, posizionandosi al terzo posto (5,5%); infine, all’ultimo posto, ci sono coloro che hanno comprato per investire (3,2%) e tale valore si è quasi dimezzato rispetto alle ultime due Indagini, raggiungendo il valore minimo dall’inizio delle rilevazioni di Tecnoborsa.
Le famiglie residenti a Roma e Torino hanno preferito acquistare un’abitazione principale, invece a Genova, Napoli e Palermo una seconda casa vacanze.
Andando a guardare più da vicino chi ha acquistato un’abitazione principale è emerso che il requisito che ha pesato maggiormente nella scelta dell’immobile è stata la dimensione (69,1%). Seguono con un notevole divario:
prezzo coerente con le disponibilità economiche del nucleo familiare (43,4%); comfort e qualità delle rifiniture (42,4%); a parità di punteggio, vicinanza al luogo di lavoro e ai trasporti pubblici (38,6%); vicinanza a servizi e aree commerciali (37,6%); tranquillità della zona (34,7%); facilità di parcheggio (28,3%); ubicazione in zona vicina alle principali vie di comunicazione (24,4%); vicinanza ad aree verdi (24,1%); ubicazione in zona centrale (20,9%), vicinanza ai parenti prossimi (18,3%); caratteristiche orientate al risparmio energetico (15,4%); ubicazione in zona urbana in fase di riqualificazione (15,1%); infine, ubicazione in zona periferica (8,7%).
Andando ad analizzare le caratteristiche degli immobili che sono stati acquistati nel biennio 2013-2014 si è riscontrato che i tagli più richiesti sono stati il bilocale (29%), e il trilocale (30,6%), seguiti a breve distanza dai quadrilocali (25,6%); i meno richiesti sono stati i monolocali (9%) e quelli con più di quattro vani (5,8%), la cui richiesta ha raggiunto il minimo storico, a differenza delle altre quattro tipologie la cui domanda è stata in crescita o al più stazionaria.
I monolocali sono stati preferiti da chi risiede a Milano e Napoli, mentre i bilocali da chi vive a Roma e Torino; per quanto concerne i trilocali sono stati preferiti dalle coppie di Roma con un figlio, mentre le abitazioni con quattro o più stanze sono state acquistate a Genova e Napoli dai nuclei familiari più numerosi.
Da un’analisi della superficie si è riscontrato che è prevalsa la richiesta di abitazioni che vanno dai 71 ai 100 mq (39,3%), il 27,2% ha scelto quelle fra i 36 e i 70 mq e il 21,9% quelle tra i 101 e i 140 mq. Molto bassa la quota di immobili con una superficie inferiore ai 35 mq (7,9%) e di quelli con più di 140 mq (3,7%).
Per quanto riguarda le dotazioni degli immobili, il 62% di coloro che hanno acquistato un’abitazione nell’ultimo biennio hanno preferito quelle con terrazza/balcone, molto apprezzate anche nelle rilevazioni precedenti; il 55,1% con ascensore condominiale; il 41,2% con riscaldamento autonomo; il 40,6% con un box auto e/o posto auto assegnato; il 36,7% con cantina e/o soffitta. Seguono altre dotazioni ritenute comode ma meno indispensabili, quali: giardino condominiale (29,3%), servizio di portierato (21,9%) e giardino di pertinenza (13,2%).
Per quanto riguarda lo stato dell’immobile, affiora una notevole preferenza verso gli immobili abitabili o da ristrutturare; in particolare: il 13,4% ha acquistato un immobile nuovo, il 24,9% uno ristrutturato, il 33,2% uno abitabile e, infine, il 28,5% uno da ristrutturare.
Come già evidenziato nelle precedenti Indagini sia nazionali che sui sei Comuni maggiori, la preferenza da parte di molti verso le case da ristrutturare è legata al fatto che è possibile rimodernare l’appartamento in base alle proprie esigenze usufruendo degli sgravi fiscali che continuano ad avere un notevole successo.

Estratto dalla pubblicazione del 18 giugno 2015 “Centro Studi sull’Economia Immobiliare – CSEI Tecnoborsa”