Aste immobiliari: sensibile diminuzione del numero di avvisi pubblicati (-17,8% tendenziale), nel primo trimestre 2024

Immagine di un tipico martelletto da sta giudiziaria, sulla scrivania all'interno di una stanza

Nei primi tre mesi del 2024 sono state 37.000 le aste giudiziarie pubblicate in Italia (-17,8%, rispetto alle circa 45.000 al 31 marzo 2023), per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 6,3 miliardi di euro (-16%, rispetto ai 7,5 miliardi al 31 marzo 2023).

Lo segnala l’Osservatorio “BRICK” della società Berry Srl (una startup fintech specializzata nella progettazione e fornitura di prodotti e servizi innovativi nel settore del credito), che monitora periodicamente l’andamento del mercato immobiliare e delle aste in Italia.

All’interno del Portale Vendite Pubbliche, nel primo trimestre 2024 sono stati pubblicati circa 37.000 nuovi avvisi d’asta, così suddivisi:

  • il 53% in riferimento a immobili uso residenziale (pari a un totale di 19.442 aste sopravvenute);
  • il 19% a immobili uso commerciale (7.074);
  • il 3,4% a immobili uso industriale (1.275);
  • il 25% è composto da altre categorie immobiliari (9.174).

Poco rilevante l’ambito degli impianti sportivi, che rappresenta solo lo 0,09% del totale nuovi avvisi pubblicati (33).


Il prezzo medio di partenza:
Analizzando la base d’asta media nazionale delle vendite svoltesi nel primo trimestre 2024, questa ammonta a circa 171.700 euro (+3,5%, rispetto ai 165.900 euro al 31 marzo 2023).
Dalle singole categorie registra una forte crescita il valore medio della base d’asta per gli immobili residenziali, che si attesta a 136.700 (+9,3%, rispetto ai primi tre mesi del 2023).

Gli immobili industriali passano da un valore di base d’asta media di 630.945 euro nel Q1 2023, ai 613.570 euro del primo trimestre 2024 (-2,7%).
Gli immobili commerciali registrano un lieve decremento, da 172.000 euro a 171.400 (-0,3%).
Si segnala, infine, un incremento significativo nella base d’asta media per gli impianti sportivi (992.560 euro, al 31.03.2024) che più che raddoppiano rispetto al primo trimestre 2023 (425.700, +132,9%).


Nel centro Italia il maggior numero di avvisi, Lombardia prima Regione, Roma prima città:
A livello macro territoriale la maggior concentrazione percentuale di nuove aste è nel Centro Italia (29,23%) seguito da Nord-Ovest (19,35%), Sud (escluso Isole, 24,08%), Isole (16,13%) e Nord-Est (11,21%).

Le aste nella Lombardia rappresentano il 12% del totale, con un calo del -23,4% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il Lazio e la Sicilia hanno entrambe poco più dell’11% delle nuove aste, con diminuzioni rispettivamente del -4,7% e del -23%.
La Valle d’Aosta conferma il minor numero di nuove aste, con una diminuzione del -40%.

Tra le grandi città, Roma si conferma prima in Italia per numero di aste censite (1.218, in lievissimo calo rispetto alle 1.280 del primo trimestre 2023), seguita da Palermo (270 vs. 289 del 1Q23) e Genova (236 vs. 206 nel 1Q23).


Crescono le aste telematiche:
Per le modalità d’asta, c’è stato un aumento notevole delle aste gestite in modalità asincrona telematica (da 32% del Q1 2023, al 38% del Q1 2024), e un calo del -4% e del -2% rispettivamente delle vendite presso il venditore e sincrona mista.
Le vendite sincrone telematiche sono rimaste per lo più invariate nel numero.


Fonte: monitorimmobiliare.it – 18 aprile 2024