Locazione: canoni in aumento congiunturale del +2,3% (+13,1% tendenziale), ad aprile 2024

Immagine di una coppia preoccupata per l'aumento dei canoni di locazione

Il prezzo medio dei canoni richiesti per gli immobili in locazione ha raggiunto i 13,5 euro al metro quadro, segnando un nuovo massimo storico per il mercato immobiliare italiano.
Con un aumento significativo del +2,3% nell’ultimo mese e del +13,1% su base annua.

Secondo queste rilevazioni dell’ufficio Studi del portale immobiliare Idealista, Milano rimane la città più costosa, con un prezzo medio di 23,3 euro/m2, mentre Roma evidenzia un deciso aumento del +2,4% solo nell’ultimo mese.


Regioni:
Nell’ambito regionale, ad aprile solo quattro macroaree hanno riportato variazioni negative, trainate dai cali registrati in Molise (-2,7%), Trentino-Alto Adige (-1,8%), Emilia-Romagna (-0,9%) e Sardegna (-0,4%).
Al contrario, tutte le altre regioni hanno mostrato segnali positivi, con i maggiori aumenti registrati in Calabria (+6,7%) e Valle d’Aosta (+6,3%).

Troviamo poi la Liguria (+4,1%), seguita dal Lazio (+3,7%), Piemonte (+3,5%) e Toscana (+3,2%).
Anche le Marche (+2,9%), Friuli-Venezia Giulia e Veneto (entrambe +2,8%) e Puglia (+2,4%) hanno registrato aumenti superiori alla media nazionale del +2,3% osservata ad aprile.

La Valle d’Aosta rimane la regione più costosa per i locatori, con una media di 21,2 euro/m2 mensili, seguita dalla Lombardia e dalla Toscana, con valori rispettivamente di 18,7 e 17,7 euro/m2.
Al contrario, il Molise rimane la regione più economica per i futuri inquilini, con un costo medio di 6,4 euro/m2, preceduta dalla Basilicata (7 euro/m2) e dall’Umbria (7,1 euro/m2).


Province:
Analizzando i mercati provinciali, emerge una prevalenza di aree in crescita, con circa tre quarti delle zone monitorate che hanno registrato incrementi significativi.
Ad esempio, la provincia di Arezzo ha visto un aumento del +22,3%, mentre Rimini ha segnato il maggior calo con una diminuzione del -11,2%.

Per quanto riguarda i valori, Lucca si conferma come la provincia italiana più costosa per gli affittuari, con una media di 30,4 euro/m2, seguita da Belluno (29,7 euro/m2), Ravenna (24,2 euro/m2), Grosseto e Rimini (entrambe 23 euro/m2).
Inoltre, altre 11 province italiane hanno richieste superiori alla media nazionale di 13,5 euro/m2 mensili, che variano dai 22,1 euro/m2 di Milano ai 14,2 euro/m2 mensili di Brescia.

Al contrario, le province con i valori più bassi sono Enna (la più economica, con 4,8 euro/m2 mensili), preceduta da Caltanissetta (5,1 euro/m2) e Avellino (5,4 euro/m2).


Capoluoghi:
Nel contesto dei capoluoghi, si è registrato un andamento positivo dei prezzi, con aumenti in 49 città e ribassi in altre 35.
I principali incrementi di aprile si sono verificati a Venezia (+6,4%), Livorno (+5,9%), e Arezzo (+5,3%), mentre i ribassi più significativi sono stati osservati a Lecco (-4,9%), Caltanissetta (-4,6%), Foggia e Trieste (entrambe -4,5%).

Tra i grandi mercati, Milano e Napoli sono rimasti stabili, mentre Torino e Roma hanno sperimentato rispettivamente un incremento del +1,6% e del +2,4%.

Milano rimane anche ad aprile il capoluogo più costoso, con un valore medio di 23,3 euro al metro quadro, mantenendo prezzi invariati rispetto a marzo.
Al secondo posto si trova Firenze (20 euro/m2), seguita da Venezia (18,9 euro/m2), Bologna (17,5 euro/m2) e Roma (16,5 euro/m2).

Al contrario, le locazioni più economiche si trovano a Caltanissetta (4,7 euro/m2), Agrigento e Cosenza (5,5 euro/m2).


Fonte: Idealista – 30 aprile 2024