BCE: stretta sul credito alle famiglie ed imprese, nel terzo trimestre 2022

BCE Prestiti alle famiglie per acquisto di abitazioni

Nel terzo trimestre del 2022 i criteri di offerta sui prestiti hanno registrato un irrigidimento, riconducibile in particolare a una maggiore percezione del rischio e una minore tolleranza verso di esso.
Anche i termini e le condizioni sono stati inaspriti, soprattutto tramite una riduzione dell’ammontare dei prestiti e un incremento degli oneri addizionali e di altre clausole.

I criteri di concessione del credito alle famiglie sono diventati lievemente più stringenti.
I termini e le condizioni sono stati inaspriti, in modo più pronunciato per il credito al consumo, riflettendo l’aumento dei tassi di interesse di mercato.

Questi i risultati di un’indagine che ha preso il via nel gennaio del 2003 ed è condotta dalle banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato la moneta unica, in collaborazione con la Banca centrale europea.
Si rivolge ai responsabili delle politiche del credito delle principali banche dell’area (circa 150) ed al momento per l’Italia partecipano le capogruppo di tredici gruppi creditizi.

L’indagine consente di evidenziare in maniera distinta, da un lato, i fattori che influenzano l’offerta di credito nonché i termini e le condizioni praticate alla clientela e, dall’altro, l’andamento della domanda di credito con le relative determinanti.

Per il trimestre in corso gli intermediari si attendono un irrigidimento più accentuato dei criteri di offerta sia sul credito alle imprese sia su quello alle famiglie.

La domanda di prestiti da parte delle famiglie è diminuita sia per i mutui sia per il credito al consumo.
Nel trimestre in corso le richieste di finanziamento da parte delle imprese resterebbero invariate, mentre quelle delle famiglie si ridurrebbero ulteriormente.


Fonte: bancaditalia.it – 25 ottobre 2022