Come sarà il mercato immobiliare del 2023? Le previsioni riguardo 12 città italiane

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Come da prassi, a fine anno si guarda con interesse alle possibili evoluzioni del mercato immobiliare, cercando di individuare le tendenze del 2023 in termini di preferenze abitative degli italiani.

Immobiliare.it Insights, la business-unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it, ha analizzato le 12 principali città della penisola per cercare di ipotizzare, attraverso un algoritmo predittivo, l’andamento del prezzo al metro quadro nel nuovo anno.

Le attese sono di un mercato dalle performance generalmente positive, con i prezzi stabili o in rialzo.
Su tutte spicca il +4,5% previsto per Genova, ma anche a Bologna e Verona si attendono rialzi significativi (+3,9% e +3,2% rispettivamente).
Milano continuerà la sua corsa (+2,9%) mentre Torino manterrà il trend positivo, crescendo dell’1,5%. Segno meno invece al Sud con Napoli e Palermo che perderanno, rispettivamente, l’1,5% e l’1%.


I prezzi al metro quadro che deve aspettarsi chi comprerà casa nel 2023:
Tornando al dettaglio dello studio, a Genova il costo medio delle abitazioni si alzerà di poco più di 70 euro al metro quadro, passando da 1.602 a 1.674 euro/m2.
Milano, stando alle previsioni, manterrà il suo primato di città più cara, con un prezzo al metro quadro che sfonderà il tetto dei 5.300 euro/m2: un risultato superiore di circa 150 euro al metro quadro rispetto alla situazione attuale del capoluogo meneghino.

Oscillazioni più che positive anche per Bologna e Verona, con la prima che arriverà a superare i 3.400 euro/m2, mentre la seconda sfiorerà i 2.600 euro/m2.
Si parla di 70 e 60 euro/m2 in più, rispettivamente a Torino e a Firenze entro la fine del prossimo anno.
Si manterranno sostanzialmente stabili, invece, i prezzi nella Capitale (+0,7%) e nella città di Venezia (-0,3%).

Le metropoli del Sud sono quelle da attenzionare per possibili investimenti in ambito immobiliare: infatti i prezzi a Napoli si abbasseranno, passando da 2.737 euro/mq a 2.696.
Anche acquistare a Palermo potrebbe essere vantaggioso nel 2023, rispetto ai precedenti 1.323 euro/m2, ne basteranno 1.310.


Roma e Milano | uno sguardo ai quartieri:
Per quanto riguarda Roma, le previsioni evidenziano per il 2023 una situazione variegata.
La tendenza si inverte e il centro torna a crescere: i quartieri in cui i prezzi aumenteranno maggiormente saranno infatti l’Aventino (+9,3%), dove si trovano le celebri Terme di Caracalla, e i Parioli (+6,4%).

A seguire, sempre entro i confini del GRA, si prevede una crescita superiore al 2% sia per il quartiere Salario-Trieste che per Cinecittà.
Sulle stesse percentuali la zona di Casal Lumbroso (+2,5%), quartiere periferico di Roma nelle immediate vicinanze di Fiumicino.

Performance negativa per le aree adiacenti a Porta di Roma e Ponte Mammolo, nella prima periferia romana, che perderanno il 2,2% e l’1,4% rispettivamente.
Il Centro Storico e le zone circostanti, come Trastevere e Re di Roma, manterranno invece una sostanziale stabilità nei prezzi.


Nel capoluogo lombardo, invece, le previsioni parlano di una crescita generale dei prezzi nei singoli quartieri, con poche eccezioni.
Solo la zona di Ponte Lambro-Santa Giulia e quella più centrale di Palestro resteranno sostanzialmente stabili.

La crescita più significativa si avrà nelle zone meta della nuova gentrificazione milanese, come il quartiere Istria (+9,9%), Affori-Bovisa (+8,9%) e Cimiano-Crescenzago (+8,4%), tutte a Nord della città.
La recente apertura della prima parte della tratta della nuova M4 favorirà ulteriori rialzi nei prezzi delle zone interessate, come Forlanini (+3,6%) e Susa (+2,7%), ma anche per i dintorni del capolinea opposto – la zona della Barona, adiacente a San Cristoforo – è previsto un aumento del costo delle case di ben il 5% nel corso del prossimo anno.


«Le previsioni parlano di un mattone che manterrà la traiettoria dei prezzi in crescita anche per il 2023

dichiara Carlo Giordano, Board member di Immobiliare.it.

Le grandi città italiane, termometro della salute del mercato immobiliare del nostro Paese, vivranno una crescita dei costi medi abbastanza omogenea, da cui rimane tuttavia escluso il Sud che invece fatica a ritrovare la spinta per uscire da una situazione di stagnazione anche nei suoi grandi centri.

Inoltre, è ipotizzabile che l’aumento dei prezzi andrà di pari passo con una diminuzione nelle transazioni: se il 2022 è stato un anno eccezionale, con un totale di compravendite che si attesta attorno a 770.000, il prossimo anno si prefigura come più complesso.
Infatti, sulla quota parte di potenziali acquirenti già di per sé inferiore rispetto al 2022, peseranno anche le forti incertezze economiche del periodo, che contribuiranno a raffreddare l’onda emotiva che ha investito il concetto di acquisto della casa negli ultimi anni».


Fonte: immobiliare.it – 20 dicembre 2022