Scenari Immobiliari: compravendite in Italia -29,2% e prezzi -0,4%, nel I semestre 2020


Il primo semestre 2020 è stato particolarmente anomalo nella storia del mercato immobiliare italiano.
Era partito con buone prospettive ma si è fermato per la pandemia fino a metà maggio. Solo nel mese di giugno, e non dappertutto, ha ripreso regolarmente.

L’effetto è che, rispetto a un anno fa, gli scambi nei primi sei mesi di quest’anno sono diminuiti del 29,2%.
I prezzi medi (-0,4%), che erano previsti in lieve ripresa, sono quasi fermi ma in sede di trattativa gli acquirenti hanno sconti sostenuti, fino al 10%, per le abitazioni usate da ristrutturare.

Mentre il mercato romano ha ripreso un ritmo quasi normale (-13,5% le compravendite nel primo semestre e -0,1% i prezzi medi), a Milano (-16,1% le compravendite nel primo semestre, -0,3% i prezzi medi), sul fronte delle abitazioni usate, c’è ancora molta lentezza nelle trattative.
Nel capoluogo lombardo, va meglio il mercato del nuovo che ha ripreso con un ritmo sostenuto, tornato ai ritmi pre Covid-19.

Cali leggermente superiori nelle altre città.

E’ quanto emerge dal rapporto sull’andamento del mercato immobiliare italiano nel primo semestre 2020, pubblicato da Scenari Immobiliari in occasione della presentazione del 28esimo Forum di Santa Margherita Ligure, che si terra’ l’11 e 12 settembre.

Cresce la domanda di immobili in locazione, ma con netta preferenza con case con terrazzi o giardini.
Gli affitti rimangono stabili e aumenta l’offerta di appartamenti per periodi medio lunghi a causa della flessione del mercato “short rent”.

Queste alcune delle stime di Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari:

“La domanda immobiliare è cambiata durante la pandemia. Innanzitutto, è calata la propensione all’acquisto perché molte famiglie sono preoccupate dall’evoluzione dell’economia e del mercato del lavoro.

La parte solvibile della domanda, almeno mezzo milione di persone, ha ben chiaro il tipo di prodotto desiderato.
Si cercano case con terrazzo o giardino. Si è disposti anche a comprare in un quartiere periferico pur di avere una stanza in più.
Si domandano case cablate e comunque adatte a una condivisone di lavoro e vita quotidiana.

Gli spazi per i servizi comuni assumono sempre più valore e importanza, seppur rivisti con lo sguardo rivolto al distanziamento sociale.
Di conseguenza,molti costruttori stanno riprogettando le iniziative immobiliari in questo senso.

Le prospettive sulla restante parte dell’anno sono condizionate dalla situazione occupazionale e dalle misure di sostegno messe in atto dal governo.
Un aggiornamento in questo senso ci sarà a settembre con l’Outlook 2021 che presenteremo a Santa Margherita, sempre in apertura del Forum”.


Fonte: monitorimmobiliare.it – 13 luglio 2020