Mercato immobiliare: moderata crescita dei prezzi delle abitazioni e compravendite in diminuzione, nel 1° semestre 2023

Grafici relativi all'andamento del Mercato immobiliare italiano nel 1° semestre 2023, in moderata crescita dei prezzi e compravendite in diminuzione

Nel “Rapporto sulla stabilità finanziaria n.2 – 2023” di BANCA D’ITALIA, si rileva come nel primo semestre dell’anno in Italia i prezzi delle abitazioni siano continuati a crescere in termini tendenziali, sebbene a ritmi ampiamente inferiori a quelli del 2022 e molto al di sotto dell’inflazione.

Le compravendite, invece, sono nuovamente diminuite, anche per l’inasprimento delle condizioni di finanziamento.

Come già evidenziato in precedenza, gli agenti immobiliari intervistati lo scorso ottobre nell’ambito del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, ritengono che la situazione del mercato si sia indebolita rispetto alla primavera.

Le elaborazioni basate sugli annunci pubblicati sulla piattaforma digitale Immobiliare.it suggeriscono tuttavia che la domanda rimanga nel complesso resiliente, nonostante la contrazione dei contatti tra potenziali acquirenti e venditori.
Le stime segnalano che la crescita dei prezzi delle abitazioni si ridurrebbe nel complesso del 2023 e del 2024, per poi arrestarsi nel 2025.

Considerando le tendenze di lungo periodo, gli indicatori che consentono di valutare le dinamiche del mercato residenziale seguitano a non evidenziare rischi di sopravvalutazione.

Nel comparto “non residenziale” le compravendite sono diminuite, mentre si è attenuato il calo dei prezzi.
Le potenziali vulnerabilità derivanti dal settore, restano comunque contenute.


Mutui: il tasso medio relativo ai nuovi mutui a tasso fisso e variabile è salito in settembre al 4,0% e al 4,9%, rispettivamente (dal 3,6% e 2,8% del dicembre 2022).
Il 18,3% dei contratti a tasso variabile stipulati nei primi nove mesi dell’anno, prevede una soglia massima di onere del servizio del debito (Cap).

L’ulteriore incremento della quota di prestiti per l’acquisto di abitazioni a tasso fisso (65,5% sul totale delle consistenze, a settembre del 2023) ha contribuito a contenere il tasso medio di quelli complessivamente in essere al 3,1% (2,3%, alla fine del 2022).
Si precisa, inoltre, come sulla base di un sondaggio sperimentale condotto tra agosto e settembre 2023, le famiglie abbiano reagito all’aumento delle rate dei finanziamenti a tasso variabile soprattutto riducendo i consumi.


Mercato immobiliare europeo: i prezzi degli immobili residenziali nell’area dell’euro sono scesi dello 0,6%, rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Il calo – il primo dalla fine del 2013 – ha riflesso la marcata riduzione delle quotazioni in Germania e il rallentamento negli altri principali paesi.

I prezzi del comparto commerciale hanno segnato, inoltre, una nuova flessione.


Fonte: bancaditalia.it – novembre 2023