Come rilevato dalla Banca Centrale Europea, l’indicatore relativo ai nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni in area euro è risultato essere del 3,87% a gennaio 2024, in diminuzione rispetto al 3,97% di dicembre 2023 (3,10% a gennaio 2023).
Inoltre, nello stesso mese è diminuito anche l’indice composito del costo del debito (che combina i tassi di interesse su tutti i prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni), che svolge un ruolo cruciale nelle decisioni di politica monetaria della BCE.
L’indicatore composito del costo del credito per le famiglie della BCE (Banca Centrale Europea) è un indicatore che riflette il costo medio del credito per le famiglie nell’area euro.
Tiene conto di diversi tipi di prestiti che le famiglie in genere utilizzano.
Include:
- Prestiti a breve termine (meno di un anno): include i tassi di interesse su aperture di credito e prestiti con un periodo di tasso fisso inferiore a un anno.
- Prestiti a lungo termine (un anno o più): include i tassi di interesse su prestiti con un periodo di tasso fisso di un anno o più, come i mutui ipotecari.
Questo indicatore svolge un ruolo cruciale nelle decisioni di politica monetaria della BCE, per valutare:
- Condizioni di finanziamento delle famiglie: Ciò aiuta a capire con quale facilità e a quale costo le famiglie possono accedere al credito.
- Efficacia della politica monetaria: la BCE può valutare l’efficacia con cui le sue politiche, come le modifiche dei tassi di interesse, stanno influenzando l’economia reale attraverso i costi di finanziamento per le famiglie.
La BCE pubblica i dati dell’indicatore composito del costo del credito per le famiglie sul proprio sito web, in genere aggiornati mensilmente.
In Italia, a gennaio 2024 il tasso di interesse composito per i prestiti alle famiglie risulta essere del 4,19% (4,40% a dicembre 2023, 3,68% a gennaio 2023).
Nel grafico che segue sarà possibile verificare e comparare l’andamento di questo indice rispetto ai singoli paesi dell’area euro:
Fonte: BCE – 4 marzo 2024