Come affermato dalla BCE nel primo Bollettino economico del 2024, a novembre 2023 i tassi sui prestiti per l’acquisto di abitazioni nell’area euro sono aumentati ulteriormente (4,01%, rispetto al 3,91% di ottobre).
E, sebbene i tassi sui prestiti per le famiglie abbiano reagito prontamente all’aumento dei tassi di riferimento dall’inizio del ciclo di inasprimento, la risposta ai recenti cali dei tassi di mercato è stata finora relativamente modesta.
Nel quarto trimestre del 2023, inoltre, le banche hanno segnalato un modesto inasprimento netto degli standard di credito.
La percezione del rischio è stata uno dei principali fattori trainanti di tale inasprimento, dettata da una minore tolleranza al rischio delle banche che si è accentuata nei paesi più piccoli dell’area dell’euro.
La stretta netta è stata comunque inferiore a quella del terzo trimestre, in linea con le aspettative.
Per il primo trimestre del 2024, le banche dell’area dell’euro indicano una probabile ripresa dell’inasprimento netto dei criteri di credito per i mutui per l’acquisto di abitazioni.
La domanda: nel quarto trimestre del 2023 la domanda di mutui da parte delle famiglie ha continuato a diminuire in modo sostanziale, anche se in misura meno marcata rispetto al trimestre precedente.
Il calo è stato determinato dall’aumento dei tassi di interesse e dalle prospettive del mercato immobiliare che esercitano anche una notevole pressione al ribasso sulla relativa domanda.
Le banche hanno inoltre segnalato un ulteriore aumento netto della quota di richieste di prestito respinte per i mutui per l’acquisto di abitazioni.
Tali condizioni risultano, infatti, maggiormente inasprite nei settori immobiliare rispetto ad altri, anche sulla base dei risultati delle domande appositamente rivolte ai consumatori nel sondaggio della seconda metà del 2023.
I risultati del Sondaggio BCE sulle aspettative dei consumatori, per novembre 2023, suggeriscono che i consumatori si aspettino che i tassi ipotecari diminuiscano nei prossimi 12 mesi, rispetto ai livelli attuali.
Un’ampia (ma in calo) percentuale netta degli intervistati, ha inoltre percepito standard di credito più rigidi e dichiarato di aspettarsi comunque una maggiore difficoltà nell’ottenerli nello stesso periodo.
Per il primo trimestre del 2024, gli istituti di credito prevedono comunque un lieve aumento netto della domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni, per la prima volta dal primo trimestre del 2022.
L’andamento recente: tra l’inizio di luglio 2022 e settembre 2023, i tassi di riferimento della BCE sono aumentati in modo sostanziale e rapido, per un totale di 450 punti base.
Ciò, ha determinato un forte aumento dei tassi sui prestiti in tutti i paesi dell’area dell’euro.
Da maggio 2022, ossia prima che la BCE segnalasse il primo rialzo dei tassi nell’attuale ciclo di inasprimento, i tassi sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono aumentati rispettivamente di 223 punti base ed hanno continuato ad aumentare, raggiungendo il 4,01% a novembre, rispetto al 3,91% di ottobre.
Tale aumento è stato generalizzato in tutti i paesi dell’area dell’euro.
Fonte: Banca Centrale Europea – 8 febbraio 2024