Mercato immobiliare: cresce del 5% lo stock di case in vendita nel 2023, secondo idealista.it

Immagine relativa al rilevamento dell'andamento dello stock di case in vendita nel 2023, secondo idealista.it

Come evidenziato nell’analisi condotta dal portale immobiliare idealista, dopo quattro anni di diminuzioni costanti nell’offerta di immobili disponibili, il mercato residenziale italiano ha segnato un aumento del 5% dello stock in vendita nel corso del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questo incremento rappresenta un miglioramento rispetto al trimestre scorso, durante il quale lo stock di case in vendita era cresciuto del 3%.
Tuttavia, confrontando questi dati con l’ultimo trimestre precedente alla pandemia, si nota ancora una riduzione dell’offerta immobiliare dell’11%.

L’analisi ha individuato incrementi significativi nelle offerte immobiliari di 77 capoluoghi italiani, tra cui Milano che, con un aumento del 16%, vede una forte ripresa dello stock.
Allo stesso tempo, si registrano aumenti più contenuti a Roma, con un incremento del 4%.


Capoluoghi:
A livello cittadino, si riscontrano incrementi nell’offerta immobiliare nella maggior parte dei capoluoghi italiani, con 77 centri che evidenziano un aumento rispetto a soli 26 che segnalano un calo dell’offerta, mentre 4 mercati (Cosenza, Bergamo, Messina e Rovigo) mostrano stabilità.

Tra gli aumenti più significativi dell’offerta di abitazioni in vendita si distinguono le città di Benevento (+40%), Bolzano e Ravenna (entrambe con un aumento del 32%) e Campobasso (+29%).
Aumenti superiori alla media nazionale si registrano in 43 capoluoghi, tra cui spiccano Palermo (+17%), Milano (già citata con il +16%), Bologna (+15%) e Torino (+7%).
In altre 30 città, gli incrementi delle case in vendita variano tra il +5% di Novara e il +1% di Forlì.

D’altra parte, si osservano riduzioni nell’offerta immobiliare in 26 capoluoghi, con cali significativi a Padova e La Spezia (entrambe giù del -19%), Firenze (-18%), Crotone (-17%), Napoli (-16%), Sondrio (-14%), Lucca (-12%) e Lodi (-10%).
Altri ribassi variano dall’8% di Lecce all’1% di Imperia, Bari, Venezia e Rimini.


Province:
Anche nei contesti provinciali, emerge chiaramente la predominanza di aree che hanno registrato un aumento nell’offerta di case disponibili nell’ultimo anno: sono 78 (contro 15) in diminuzione e 13 che mantengono la stabilità rispetto all’anno precedente.

Con notevoli incrementi si segnalano Bolzano (+33%), Benevento (+26%), Ravenna (+23%), Caltanissetta (+22%), Campobasso (+21%), Palermo e Siracusa (entrambe con un aumento del 20%).
Crescite più moderate sono state osservate a Milano (+10%), Roma e Napoli (entrambe su del +5%).

Dall’altro lato, per quanto riguarda i ribassi nell’offerta immobiliare, si distinguono le maggiori diminuzioni a Padova (-15%), Lecco (-9%), Firenze e La Spezia (-7%).
Altri cali sono stati riscontrati in 11 aree, che variano dal -5% osservato a Lucca e Parma al -1% nelle province di Belluno e Catanzaro.


Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista”:

“Questo cambiamento nel mercato immobiliare è il risultato di un graduale raffreddamento, che segue un periodo di domanda e compravendite record negli anni precedenti.
Tuttavia, a partire dal 2023, le condizioni sono notevolmente mutate a causa di un significativo aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse sui mutui, che hanno raggiunto il 5% nella fase finale dell’anno.

Questo incremento ha contribuito a una diminuzione della domanda, in quanto le famiglie si trovano ad affrontare un peso sempre maggiore delle rate ipotecarie rispetto al loro reddito disponibile.
Tale tendenza potrebbe indicare ulteriori cali nel mercato immobiliare se le condizioni di accesso al credito non migliorano, portando ad un eccesso di offerta in quanto le abitazioni rimangono più a lungo sul mercato.”


Fonte: idealista – 8 febbraio 2024