L’offerta di case in vendita segna un incremento del +3% nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo uno studio pubblicato dal portale immobiliare idealista.
Tuttavia, rispetto a tre mesi fa, lo stock di immobili in vendita risulta in calo del -3%.
Tra gennaio e marzo 2024 questi prezzi medi sono rimasti sostanzialmente stabili (+0,7%), mentre sono cresciute sia la domanda (+19%) che l’offerta (+8,6%). Le differenze congiunturali precedenti, risultano invece essere:
Dal secondo semestre 2023 si è ridotto il ricorso allo sconto, inteso come valore medio rispetto al prezzo iniziale presente negli annunci, secondo l’analisi del portale Immobiliare.it.
Il numero di annunci con prezzi ribassati durante la permanenza sul portale, inoltre, ha iniziato a scendere a partire dalla fine del primo semestre del 2023, invertendo la tendenza osservata per l’anno precedente. Periodo nel quale si era assorbito il margine acquisito a seguito della pandemia.
Nel primo trimestre del 2024 i criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati. Il leggero aumento nella percezione del rischio da parte delle banche interessate è stato compensato, infatti, dalla maggior pressione concorrenziale, rendendo più favorevoli i termini e le condizioni.
Queste alcune delle principali indicazioni relative alle banche italiane, risultanti dall’indagine sul credito bancario nell’area dell’euro sul 1° trimestre 2024 e sulle prospettive per il 2° trimestre del 2024, condotta dalle banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato la moneta unica, in collaborazione con la Banca centrale europea.
Rispetto al mese di febbraio scorso, la media dei prezzi richiesti per gli immobili residenziali in vendita è cresciuta di quasi due punti percentuali (+1,9%). Secondo i dati elaborati da Immobiliare.it Insights (la proptech company del gruppo), nell’Osservatorio mensile di marzo 2024 questa media nazionale è arrivata a 2.190 €/m2, con un picco di 2.422 €/m2 al Centro e un minimo di 1.347 €/m2 sulle Isole.
Milano resta saldamente al primo posto ed è l’unica città in cui il prezzo medio supera i 5.000 euro al metro quadro, ma, tra i capoluoghi di provincia, è “incalzata” da Bolzano che in un mese è passata da 4.692 a 4.701 €/m2. Segue Firenze, dove i prezzi continuano a salire.
Come affermato dalla BCE nel primo Bollettino economico del 2024, a novembre 2023 i tassi sui prestiti per l’acquisto di abitazioni nell’area euro sono aumentati ulteriormente (4,01%, rispetto al 3,91% di ottobre). E, sebbene i tassi sui prestiti per le famiglie abbiano reagito prontamente all’aumento dei tassi di riferimento dall’inizio del ciclo di inasprimento, la risposta ai recenti cali dei tassi di mercato è stata finora relativamente modesta.
Nel quarto trimestre del 2023, inoltre, le banche hanno segnalato un modesto inasprimento netto degli standard di credito.