Locazione: canoni in aumento a febbraio 2024 (+10,1% nell’ultimo anno)

Immagine di alcune persone preoccupate dall'aumento dei canoni di locazione in Italia

Secondo l’analisi effettuata da Immobiliare.it Insights, che ha esaminato l’andamento della domanda e dell’offerta del mercato immobiliare a fine febbraio 2024, i canoni di locazione sono cresciuti ancora (+10,1%) negli ultimi 12 mesi.
Con un aumento del +3,1% nell’ultimo semestre.

A sorpresa, l’aumento più significativo non si è registrato a Milano (che resta comunque la città con gli affitti più cari d’Italia) ma in una città del Centro.


Il canone vola a Firenze (+21,7% in un anno):
Se si analizza l’incremento che il canone medio ha subìto nell’ultimo anno, la medaglia d’oro va a Firenze, dove è stato registrato un aumento del +21,7% rispetto a febbraio 2023.
Oggi un affitto nella città di Dante costa, in media, 22,2 euro/m2.

Il capoluogo toscano si conferma, quindi, una città dove comprare o affittare casa è sempre più difficile.
La domanda sproporzionata rispetto all’offerta (soprattutto nel centro storico) e i prezzi medi di compravendita e locazione troppo alti rispetto al reddito medio, la rendono la meno attrattiva tra le grandi città italiane.


L’andamento in alcune città:
A Milano l’incremento da febbraio 2023 a oggi è “solo” del +8,1%, ma con i suoi 23,1 euro/m2 il capoluogo lombardo resta comunque la città dove i canoni sono più cari in Italia.
Nell’ultimo anno, l’offerta è cresciuta del +83%, mentre la domanda è calata (-23,7%).

Tra i capoluoghi del Sud, colpisce la crescita di Bari, dove negli ultimi 12 mesi si è registrato un aumento del +18% (oggi la media è di 11,7 euro/m2), ben oltre Milano.
A Napoli, invece, il delta si ferma al +13% (comunque oltre la media nazionale), con un prezzo medio di 14,2 euro/m2 per una casa in locazione, ma cresce significativamente la domanda (+52%, su base annua).


L’offerta cresce più della domanda nei 12 mesi, ma frena la corsa nell’ultimo semestre:
Oltre al canone, l’osservatorio mostra una crescita anche della domanda e offerta di case nei 12 mesi analizzati, ma a due velocità diverse.
Lo stock disponibile sul mercato è aumentato infatti del +10,5%, a fronte di un +3,6% per la domanda.

Tuttavia, questa tendenza ha subito un ribaltamento nell’ultimo semestre, con la richiesta salita del +9,5% e l’offerta di poco meno del +4%.

Tra le singole città, spiccano gli incrementi nell’offerta anche di Bologna (poco meno del +77%), a fronte di una domanda calata del -14,5%.
Troviamo, invece, una richiesta di case in locazione di gran lunga superiore alla media nazionale a Roma, con un +53,5% sull’anno precedente.


Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it, ha precisato:

“I dati dell’osservatorio non devono sorprendere, perché evidenziano una volta di più quanto il mercato delle locazioni in Italia sia in costante crescita.
In un contesto di difficile congiuntura economica come quello che stiamo vivendo, con prezzi di vendita che non mostrano segni di arresto e tassi ancora alti seppur in calo, comprare casa diventa una scelta meno accessibile.

Ne deriva così una marcata predilezione per gli affitti, che comportano meno vincoli e più flessibilità rispetto a un acquisto.
Tuttavia, un aumento dell’interesse, e quindi della domanda, traina i prezzi delle locazioni al rialzo, ma ha anche un effetto sulla crescita dell’offerta, spingendo di fatto chi ha un immobile di proprietà che non utilizza a metterlo a rendita, proponendolo nel mercato della locazione”.


Fonte: immobiliare.it – 5 aprile 2024