Prezzi delle abitazioni: aumento tendenziale nell’area dell’euro (+1,3%) e UE (+2,9%), nel secondo trimestre 2024

immagine relativa all'analisi dei prezzi delle abitazioni nel secondo trimestre 2024

Nel secondo trimestre del 2024 i prezzi delle abitazioni, misurati dall’indice dei prezzi delle abitazioni (IPA), sono aumentati del +1,3% nella zona euro e del +2,9% nell’Unione Europea rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Nel primo trimestre del 2024, invece, i prezzi delle abitazioni erano diminuiti del -0,3% nella zona euro, ma aumentati del +1,5% nell’UE.

Questi dati provengono da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, che misura periodicamente le variazioni di prezzo di tutti gli immobili residenziali acquistati dalle famiglie (appartamenti, case unifamiliari, villette a schiera, ecc.), sia di nuova costruzione che esistenti.

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ISTAT: aumento congiunturale (+0,9%) e tendenziale (+6,3%) della produzione nelle costruzioni, a luglio 2024

Grafico ISTAT dell'andamento della produzione nelle costruzioni da gennaio 2020 a luglio 2024

A luglio 2024, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del +0,9% rispetto al mese di giugno.
Nella media del trimestre maggio – luglio 2024, la produzione nelle costruzioni cresce del +0,6% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra un incremento del +6,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23, contro i 21 di luglio 2023), mentre l’indice grezzo cresce del +14,0%.

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Abitazioni italiane: sfide, investimenti e trasformazioni da realizzare entro il 2050

Immagine della finestra di un'abitazione, con panorama su una città italiana dove sono in corso lavori di ammodernamento e costruzione di edifici abitativi

Per rispondere alle future esigenze della domanda abitativa, sarà necessario realizzare circa 3,65 milioni di nuove abitazioni nei prossimi 25 anni.
L’obiettivo è sicuramente ambizioso.

Queste nuove costruzioni potranno derivare soprattutto da trasformazioni e riconversioni, secondo quanto evidenziato dal Report La casa per la città del futuro presentato al 32° Forum Scenari di Rapallo e realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire SGR.

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ISTAT: più della metà delle abitazioni è stata edificata nella seconda metà del secolo scorso

Immagine relativa al Censimento ISTAT delle abitazioni nel 2021, con epoca di costruzione e suddivisione territoriale

Il recente censimento delle abitazioni pubblicato dall’ISTAT, evidenzia che nel 2021 in Italia sono state rilevate 35.271.829 abitazioni, delle quali circa 20 milioni (56,3% del totale) costruite tra il 1961 e il 2000, più di 3.3 milioni (il 9,5%) prima del 1919.

Nella stessa analisi, la Lombardia risulta avere la densità complessiva più alta, mentre la Basilicata quella più bassa.

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ISTAT | Produzione nelle costruzioni: aumento congiunturale (+1,1%), ma soprattutto tendenziale (+9,2%), a maggio 2024

Grafico ISTAT dell'andamento della produzione nelle costruzioni da gennaio 2020 a maggio 2024

A maggio 2024, si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del +1,1% rispetto ad aprile.
Nella media del trimestre marzo – maggio 2024, la produzione nelle costruzioni diminuisce del -1,4% nel confronto con il trimestre precedente.

Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra un incremento del +9,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 come a maggio 2023), mentre l’indice grezzo cresce del +9,3%.

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BANCA D’ITALIA: mercato immobiliare con prezzi stabili e diminuzione dei tassi di interesse, ma con persistente pressione sulle locazioni

Immagine relativa al Report della BANCA D’ITALIA, con focus sul mercato immobiliare con prezzi stabili e diminuzione dei tassi di interesse, ma con persistente pressione sulle locazioni

Con il recente Bollettino Economico del 12 luglio 2024, la Banca D’Italia ha precisato che la capacità di accesso al mercato da parte delle famiglie – misurata dal rapporto tra il costo di acquisto mediante mutuo ipotecario e il reddito disponibile – è migliorata.

Nonostante questo rimane inferiore ai valori medi dell’ultimo decennio, a causa dei tassi di interesse ancora elevati.

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