Mercato immobiliare di Roma: incremento degli acquisti per abitazione principale (+15,6%) e piccoli tagli (+8%), negli ultimi due anni

Grafico relativo all'utilizzo degli immobili acquistati, per l'articolo sul mercato immobiliare di Roma, che ha evidenziato l'incremento degli acquisti per abitazione principale (+15,6%) e dei piccoli tagli (+8%), negli ultimi due anni

A Roma, nel biennio 2021-2022, il 7,1% degli intervistati ha acquistato un’abitazione.
Rispetto al biennio precedente, nella Capitale si è registrato un lieve incremento dello 0,7%, tornando ai valori rilevati nell’Indagine 2019.

Questa, in sintesi, una delle molteplici evidenze del rapporto ‘La casa ideale a Roma – indagine sull’idea di abitazione delle famiglie romane’, realizzata da Tecnoborsa (società per lo sviluppo del mercato immobiliare), grazie al sostegno della Camera di Commercio di Roma e con la collaborazione di RuR (Rete urbana delle Rappresentanze).

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Consumo di suolo in ITALIA: +10% rispetto al 2021, +77 km2 nel 2022, con città troppo calde e impermeabili, sempre meno aree agricole

Immagine che mostra il Rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023”, pubblicato dall’ISPRA

Non solo cambiamenti climatici: a rendere il suolo cittadino ancora più caldo, soprattutto nei periodi estivi, contribuisce in gran parte anche il consumo di suolo.
Che nel 2022 ha accelerato, arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo, avanzando in soli dodici mesi di altri 77 km2 (oltre il 10% rispetto al 2021).

Queste alcune delle risultanze della decima edizione del Rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023”, pubblicato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) con cadenza annuale dal 2014.

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Le famiglie nell’area euro e i relativi risparmi (circa 1 trilione di euro in più, tra la fine del 2019 e il secondo trimestre del 2023): dove sono allocati e come si pensa di utilizzarli?

immagine che rappresenta la rilevazione della BCE sul risparmio delle famiglie nell’area euro e sul suo uso

Durante la pandemia molte persone hanno messo da parte più risparmi del solito.
Che cosa sta succedendo con questi fondi aggiuntivi?

In un articolo pubblicato nel blog della BCE, gli autori hanno esaminato quali famiglie abbiano accumulato questi risparmi e come pensino di utilizzarli.
Si tratta di riflessioni rilevanti, per valutare cosa guidi l’inflazione e come la politica monetaria possa orientare le sue risposte.

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Investimenti corporate in Italia: -60% nel primo semestre 2023, tra incertezze e attendismo

immagine che rappresenta l'andamento degli investimenti corporate in Italia: -60% nel primo semestre 2023

Il mercato corporate in Italia ha subito una riduzione trasversale degli investimenti in tutte le asset class, nel corso della prima parte dell’anno.
Ci si riferisce, ovviamente, al segmento del mercato immobiliare che riguarda gli immobili destinati ad uso commerciale o industriale (uffici, magazzini, centri commerciali, hotel, ristoranti, ecc).

Nel primo trimestre, infatti, i volumi si sono ridotti a 889 mln di euro, mentre nel secondo a circa 1,1 miliardi.
Il risultato semestrale ha sfiorato, quindi, i 2 miliardi di euro, pari a circa un terzo del volume registrato nel primo semestre “record” del 2022.

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BCE: tassi di interesse invariati, ma inflazione ancora elevata

immagine che rappresenta i tassi di interesse invariati da parte della BCE, anche se l'inflazione è ancora elevata

Il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della Banca Centrale Europea.

Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno, quindi, invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.

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ISTAT: aumento degli investimenti della famiglie per acquisto e ristrutturazione delle abitazioni (+17,4%) nel 2022, nonostante la riduzione del potere d’acquisto

Grafici che mostrano la Propensione al risparmio e il potere d'acquisto delle famiglie, dal 2005 al 2022

L’ISTAT, nella diffusione dei conti nazionale pubblicata oggi, rende noto che nel 2022 – anche grazie al prolungamento del sistema di incentivi alle ristrutturazioni – gli investimenti per l’acquisto e la manutenzione straordinaria delle abitazioni da parte delle famiglie consumatrici (individui o gruppi di individui, nella loro qualità di consumatori) hanno registrato un ulteriore incremento (+17,4%), pari a 16,6 miliardi di euro.

Ciò ha consolidato la rilevante crescita del 62,1% del 2021 (+36,6 miliardi di euro), rispetto all’anno precedente.

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