Efficientamento energetico degli immobili: sfide, costi e opportunità

Efficientamento energetico degli immobili: sfide, costi e opportunità, secondo la ricerca di Standard & Poor’s Global Ratings

Nel contesto globale della lotta ai cambiamenti climatici e della transizione verso un futuro sostenibile, il settore immobiliare si configura come un attore cruciale.
Responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra, l’efficientamento energetico degli edifici rappresenta una priorità imprescindibile per raggiungere gli obiettivi climatici internazionali.

Considerando che l’80% degli edifici residenziali nell’Unione Europea sono stati costruiti prima del 2000, però, la transizione verso un patrimonio immobiliare a basse emissioni di carbonio si conferma ardua, come evidenziato da una specifica ricerca di Standard & Poor’s Global Ratings.
Con investimenti significativi, per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il periodo post-2030.

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Risparmi energetici in Italia: un passo avanti verso la sostenibilità, 56,2% dei risparmi 2023 generati dalle detrazioni fiscali

immagine di persone che esaminano il Report sui Risparmi energetici in Italia nel 2023

Il 2023 si è rivelato un anno di grandi progressi per l’efficienza energetica in Italia, secondo il 13° Rapporto Annuale ENEA sull’efficienza energetica.

Nel 2023, come precisato nel report, il nostro Paese ha registrato un risparmio energetico superiore a 3,6 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), un valore equivalente al consumo elettrico annuale di regioni come Lazio e Toscana.
Questo risultato è frutto di una combinazione di politiche pubbliche mirate, incentivi fiscali e un crescente impegno da parte di cittadini e imprese.

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Ricerca CNA-Nomisma: 97 miliardi di investimenti in meno, con i tagli ai bonus casa

Immagine relativa alla Ricerca CNA-Nomisma,  sull'effetto degli eventuali tagli ai bonus casa

Le famiglie italiane mostrano un crescente interesse per gli interventi mirati alla riqualificazione e all’efficientamento energetico delle proprie abitazioni, ma la loro propensione dipende fortemente dalla consistenza e stabilità degli incentivi disponibili.

La conseguente riduzione coinvolgerebbe 3,5 milioni di famiglie e comporterebbe effetti negativi sul piano ambientale, oltre ad una consistente perdita economica.
Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da CNA e Nomisma, presentata in un documento di analisi e proposte sul sistema dei bonus casa.

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Direttiva Case Green: accelerare il passo per raggiungere gli obiettivi di efficienza e risparmio energetico

Immagine relativa ad un immobile soggetto ad interventi di ristrutturazione, per il miglioramento delle prestazioni energetiche

La situazione attuale degli edifici in Italia può definirsi critica.
Su un totale di 25,7 milioni di abitazioni, ben 17,5 milioni (pari al 68%) risalgono a prima del 1980, e il 51,8% degli immobili appartiene alle classi energetiche meno efficienti (F e G).

Confartigianato ha messo in evidenza questi dati nel suo ultimo rapporto sulla transizione green degli edifici, presentato a Milano in occasione della ‘Settimana per l’energia e la sostenibilità’, evento incentrato sui pilastri dell’ESG che ha offerto una settimana di dialogo aperto tra imprese, istituzioni, esperti nazionali e internazionali, per tracciare nuove traiettorie di sviluppo sostenibile.

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Mutui green: crescita dei finanziamenti rivolti all’efficientamento energetico (16% del totale, ad agosto 2024)

Immagine relativa allè decisioni di politica monetaria della BCE

I mutui green rappresentano oggi circa il 10% del mercato immobiliare, con una rapida crescita negli ultimi anni.
Questa tendenza è alimentata da normative sempre più stringenti in materia di efficienza energetica e da tassi d’interesse più vantaggiosi rispetto ai mutui tradizionali, come rilevato dalle analisi periodiche di MutuiOnline.it.

La crescente consapevolezza ambientale ed i benefici economici associati a questi finanziamenti, unitamente alla spinta normativa della Direttiva “Case Green”, ne stanno inoltre accelerando la diffusione.

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Certificazione Energetica degli Edifici: classi meno efficienti per la prima volta sotto il 50%, nel 2023

Immagine della strada di una città italiana, con alcuni cartelli stradali che rappresentano i risultati del Rapporto ENEA 2024 sulla Certificazione Energetica degli Edifici

Migliorano in modo significativo le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale certificato nel 2023, con una percentuale di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F e G) che scende sotto il 50% per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni.

È quanto emerge dal V Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici presentato a Roma, realizzato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), sulla base degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) registrati nel SIAPE.

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