Nel 2023, nonostante il calo generale delle compravendite residenziali, aumentano gli acquisti di immobili per investimento, finalizzati ad una rendita da locazione. A dimostrazione di come la casa si confermi in assoluto l’investimento immobiliare più ricercato e sicuro, a tutela dei risparmi delle famiglie italiane pesantemente colpiti dall’inflazione.
È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, elaborati per l’undicesimo anno consecutivo con ENEA ed I-Com (Istituto per la Competitività), in riferimento all’andamento del mercato immobiliare del 2023 e alle previsioni per il 2024.
Firenze, Milano e Roma sempre più costose, soprattutto per chi cerca una casa in locazione. È quanto si evince dall’indice di vivibilità calcolato dalla Banca online N26, con l’obiettivo di individuare i Paesi europei che offrono una migliore qualità della vita.
Lo studio si è focalizzato sull’impatto che l’aumento del costo della vita e del caro-affitti ha sulle modalità di spesa e di risparmio degli europei, verificando quanto pesi questo impatto nella valutazione dell’attrattività di un Paese.
A Roma, solo l’1,9% delle abitazioni proposte in locazione ha dimensioni inferiori a 30 metri quadrati, mentre il 27,8% ha una superficie compresa tra 30 e 60 metri quadrati. Il 40,3% delle abitazioni si colloca tra 60 e 100 metri quadrati, l’18,5% tra 100 e 150 metri quadrati, mentre l’11,6% supera i 150 metri quadrati.
Questi alcuni dei risultati di un’analisi condotta dall’Ufficio Studi di idealista, sulle attuali disponibilità abitative nel portale, che ha evidenziato che 2 proprietà su 3 destinate al mercato della locazione in Italia presentano una metratura superiore ai 60 metri quadrati.
In vigore da lunedì 11 marzo 2019, è stato aggiornato il 25 luglio 2023 l’accordo territoriale per la stipulazione dei contratti di locazione a canone concordato sul territorio di Roma Capitale. Il suddetto aggiornamento – depositato il 27 luglio 2023 – avrà validità triennale, resterà comunque in vigore fino alla sottoscrizione del successivo e, nel caso di mancato rinnovo, i canoni saranno rivalutati in base alla variazione ISTAT assoluta.
Elenchiamo, di seguito, i valori di affitto-locazione delle relative zone OMI:
Nel III trimestre del 2023 sono state locate in Italia 207.992 abitazioni, in calo tendenziale del 4,1% rispetto al III trimestre del 2022. Di queste, il 67% riguarda residenze ubicate in comuni ad alta tensione abitativa (a.t.a.) dove la flessione del 5,7%, è di oltre un punto e mezzo percentuale superiore a quella complessiva.
Il canone annuale, riferito alle abitazioni con locazione registrata nel III trimestre 2023, ammonta a poco meno di 1,4 miliardi di euro, in aumento dell’1,3%. In termini di canone, la quota riferibile a locazioni in comuni a.t.a., raggiunge il 75%.
Considerando la tipologia di abitazione più richiesta da coloro che stanno cercando una nuova soluzione abitativa (con due camere da letto), si stima che il reddito familiare richiesto in Italia per locarla, sarebbe superiore del 33% a quello necessario per acquistarla. Ovvero 28.319 euro netti all’anno per la locazione, contro i 21.363 euro necessari per sostenere l’eventuale rata del mutuo per l’acquisto, secondo un’indagine pubblicata dal noto portale immobiliare idealista.
Sempreché si abbiano i 40.682 euro richiesti come acconto, ovviamente.