Come comunicato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nel recente rapporto mensile, a marzo 2024 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato del 3,79%, in flessione rispetto al 3,89% di febbraio e al 4,42% di dicembre 2023.
Il tasso rilevato era stato del 4,00% a marzo 2023 (quando quello di riferimento della BCE era del 3,50%).
Le agevolazioni per la riqualificazione degli immobili, dovrebbero essere indirizzate prevalentemente alle famiglie bisognose e, a parità di condizioni familiari, alle abitazioni meno efficienti in termini energetici ed essere limitate alle case occupate dal proprietario in via permanente, escludendo quindi le seconde case e le case vuote, che sono quasi un terzo del totale.
Questi alcuni suggerimenti di Paolo Angelini, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, nel corso del convegno “UN Principles for Green Financing for Sustainable Real Estate, Infrastructure and Urban Transformation Projects”, che si è posto l’obiettivo di discutere quali possano essere i principi per un settore immobiliare sostenibile.
Il report dellaBANCA D’ITALIA“Banche e istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosità del credito per settori e territori”, pubblicato con una frequenza trimestrale, contiene statistiche sul sistema creditizio e finanziario e sulle condizioni di affidamento (tassi e garanzie).
Come indicato nel fascicolo recentemente pubblicato, nel 2023 il Trentino Alto Adige è risultato essere in vetta alla classifica dei tassi di interesse più alti relativi ai finanziamenti concessi per l’acquisto di un’abitazione, con una media del 3,46%.
Secondo l’analisi del Team Research di Dils, il volume degli investimenti immobiliari in Italia nel primo trimestre del 2024 risulta pari a circa 1,9 miliardi di euro, una performance doppia (+98%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Si conferma pertanto il trend di progressiva stabilizzazione del mercato, avviato nella seconda metà dell’anno precedente.
Il maggiore contributo per il raggiungimento di questo risultato è arrivato dal closing di due importanti operazioni nei mercati di Milano e Roma, che ancora una volta costituiscono i principali catalizzatori di investimenti, attraendo complessivamente oltre due terzi dei capitali investiti in Italia nel trimestre.
Rispetto al mese di febbraio scorso, la media dei prezzi richiesti per gli immobili residenziali in vendita è cresciuta di quasi due punti percentuali (+1,9%). Secondo i dati elaborati da Immobiliare.it Insights (la proptech company del gruppo), nell’Osservatorio mensile di marzo 2024 questa media nazionale è arrivata a 2.190 €/m2, con un picco di 2.422 €/m2 al Centro e un minimo di 1.347 €/m2 sulle Isole.
Milano resta saldamente al primo posto ed è l’unica città in cui il prezzo medio supera i 5.000 euro al metro quadro, ma, tra i capoluoghi di provincia, è “incalzata” da Bolzano che in un mese è passata da 4.692 a 4.701 €/m2. Segue Firenze, dove i prezzi continuano a salire.
Secondo l’analisi effettuata da Immobiliare.it Insights, che ha esaminato l’andamento della domanda e dell’offerta del mercato immobiliare a fine febbraio 2024, i canoni di locazione sono cresciuti ancora (+10,1%) negli ultimi 12 mesi. Con un aumento del +3,1% nell’ultimo semestre.
A sorpresa, l’aumento più significativo non si è registrato a Milano (che resta comunque la città con gli affitti più cari d’Italia) ma in una città del Centro.